“Molto più di semplici ricordi, molto più di una Famiglia”

Ci riflettevo l’altra sera mentre solitario passeggiavo e mi godevo la mia Milano; operazione peraltro, che mi ha sempre portato serenità e che spesso è stata mia compagna anche quando ero nella mia città natale, ovvero la città eterna Roma. Vagarsene a zonzo in strade semi-deserte, sentendo in lontananza unicamente i fruscii del vento ed il rumore delle auto. Ogni tanto alzare lo sguardo e osservare il cielo alla ricerca di ricordi sopiti, ma piacevoli.

È ovvio, non di soli ricordi piacevoli consta la nostra mente ma quasi avesse un firewall per i pensieri bui, la mia provvede in simili situazioni descritte, a riportarmi vivi davanti agli occhi attimi di puro godimento e piacere, sorrisi e soddisfazioni, palpiti e friccichii, cancellando ed azzerando tutto il resto. È come se improvvisamente, mi crogiolassi al sole tiepido e per nulla fastidioso e scaldassi così anche la mia anima, traente beneficio estremo e indubbia nuova linfa rigenerante.

Ecco cosa ho provato l’altra sera mentre immagini del recente passato riaffioravano alla mente. Eppure non così tanti anni sono trascorsi ma viver quel ricordo è stato, quasi e forse, più bello di quanto fosse stato il presente, laddove quest’ultimo era costellato di quegli elementi a cui il “firewall” non metteva freno. È vero comunque che la bellezza di taluni momenti derivava anche e soprattutto dallo stato pervasivo/agitativo che solo certe “pazzie” potevano (e possono) darti. Quell’adrenalina che ti fa sentire vivo, che ti riscalda, che ti inebria, che ti attrae e cattura; quella scarica che solo lei lo sa come e perché, ma lo fa.

È per questo che oggi sulla scia lunga di quelle emozioni serali ho deciso di scrivere un’altra pagina della mia storia, un’altra nota del mio blog, un altro spaccato di storia e vita. E la data odierna, inoltre, è una data suprema: oggi si festeggia uno dei “grandissimi eventi gianturchiani”, forse, anzi di sicuro il più bello, senza se ne ma, perché oggi il ricordo che il futuro richiamerà alla mente come recente passato sarà condito dalla conoscenza per molti di Noi di una bimba che andrà ad impreziosire la Nostra Famiglia da qui in avanti…

Non sarà pertanto il solito “compleanno-cumulativo” che anche Martin Z. ci ha chiesto di acquisire come format, quasi in ginocchio, ma sarà molto di più!

Il termine più appropriato forse non sono in grado di trovarlo, come spesso si suole dire (perché è così…) ma è altrettanto lapalissiano che oggi Anna è una di Noi e permette a me personalmente ma a Tutti gli eletti del team Gianturco (anche gli illustri acquisti, acquisiti…) di sorridere per Lei e con Lei. Il miglior sorriso che Tutti Noi sapremo eleggere all’unanimità sarà il suo ne sono convinto ma sul podio un posto d’onore spetta a due perle della mia Famiglia: Emanuele, mia guida e talismano segreto in tante azioni di vita (quasi al pari di mio padre) e sua moglie Alessandra, che incarna il perfetto ideale di mamma & moglie (e la mia adorata mamma Cristina mi ricorda).

Per tanto, non dilungandomi oltre, perché sono certo che qualche lacrimuccia di commozione scenderà sulle Nostre gote (chi sarà il primo? La SNAI sta provvedendo già a diramare le quote…) e non voglio farvi piangere, seppur di gioia, vado a concludere in maniera semplice e speciale, alla Gianturco quindi: una Famiglia pazzerella, a volte, “ammuinista”, altre, ma sempre più unita e rigogliosa.

Un caro abbraccio a Tutti dal SoMMo!

L’era del socialing

È ormai lapalissiano che siamo da qualche anno in un periodo di crisi, crisi che viviamo a tutti i livelli ed in tutti i campi. Ed è quindi ancor più ovvio che i settori del Welfare siano quelli che più degli altri risentono

di tale contrazione economica, perché gioco forza i tagli delle politiche economico-finanziarie vanno ad intaccare proprie tali settori.

È altrettanto lapalissiano però che le crisi siano fonte di opportunità come affermava Einstein, purché si guardi alle stesse con spirito costruttivo innovando e lavorando con profondo spirito di sacrificio ed abnegazione. La via non può che non esser quella del merito rifuggendo le facili scorciatoie che ingabbiano ed insabbiano anche i sentieri della politica; perché non si deve ripudiare, facendo di tutta un’erba un fascio, tutta la politica ma di sicuro va contrastato un certo modo di far politica.

Oggi più che mai bisogna invertire tendenze ormai consolidate in cui il conoscere qualcuno conta più del conoscere qualcosa, dove gli interessi di “quartiere” prevalgono su quelli comuni, dove ci si pone come paladini della giustizia portando sul petto lo stemma dell’ingiustizia e dell’incoerenza, dove la prostituzione intellettuale è esercizio prediletto del “partito dei coraggiosi-pavidi”. Oggi, invece, bisogna esser capaci di fare socialing, ovvero proporre un marketing di rilancio sociale, di rilancio degli interessi comuni, marciando tutti quanti nella stessa direzione per vincere culturalmente sorpassando e scavalcando gli steccati dell’inefficienza. Per far ciò, serve quindi l’apporto di tutti ed ognuno nel disegno operativo e nella progettualità deve sentirsi indispensabile alla causa. Non si può prescindere quindi dall’interagire in maniera democratica e coscienziosa, con le figure verticistiche prive del batterio dell’arroganza; non si può ignorare la voce della base o peggio ancora porre all’attenzione di chi ha in mano le decisioni politiche il polso ed il volere dei pochi spacciandolo per quello della maggioranza/totalità, arrogandosi poteri e diritti tipici di coloro che sono affetti dalla sindrome dell’ingordigia dei mediocri. Solo così si imboccherà la via giusta, oggi sentiero impervio forse, ma domani, a buon bisogno, strada e/o autostrada molto scorrevole e magari anche in discesa.

Coraggio Amici!