Avete presente quel tipo di personaggi che ti descrivono una cosa e Tu quasi che fosse magia, la ricordi tutta la vita?
Beh, è così per Franco il collega regalatomi dal mio recente approdo nella nuova sede lavorativa, che oramai da qualche mese mi regala pepite preziose quanto i gesti del Vate o le frasi del Volpe.
Soffi di vita di uomini comuni ma non troppo, vera espressione di temerarie epifanie di gusto totale e pertanto totalizzanti.
Soggetti capaci di improvvise ed impreviste svolte, talora col gusto macabro ma genuino per l’estremo, ma in ogni caso sempre aggrappati ad una routine d’altri tempi in un mix (quasi) perfetto di indifferenza e di dolcezza.
Ecco che allora in dosi e momenti diversi tutti e tre, anzi quattro aggiungendoci anche il mitico Bodox (che ci “calza” alla perfezione), mettono in scena sfumature variegate a cui io possa giornalmente ispirarmi…
Andrea, il più delle volte nei panni del suo modo comodo di vivere sparendo quando occorra dietro le quinte, Bodox & Stefano mattatori invece di frasi che ovviano in caso di necessità alla scarsezza di parole adeguate e dulcis in fundo Franco, immerso nella sua riservatezza schiva ma immenso nella sua latente inquietudine fiammeggiante.
Tutti indistintamente sempre capaci di incuriosirmi e stimolarmi!
Ma oggi il quovadis sarà altrove da questa iniziale serie di considerazioni o meglio sarà parallelo ad essa: sarà un rompere gli schemi grazie all’enfasi degli insegnamenti quotidianamente da loro ricevuti, per ritrovarsi in quel vuoto che se da un lato non è affatto confortevole e mi fa oscillare fra senso di fallimento ed estrema esaltazione, dall’altro è di sicuro l’ineludibile anabasi a cui mi sento legato molto più di quanto forse volessi o sperassi. Oppure detto in modo diverso, è il mezzo per perpetrare l’ostinazione che è per me catarsi e mi caratterizza più di ogni altra indole.
Solo grazie a loro potrò aggiungere il tassello mancante e cambiare la prospettiva attuale con una danza coordinata che faccia ballare in me la scelta della giusta compagna di vita: è da loro che attendo dunque, con un modo dirompente di entrata nella vita, che mi si chiarifichi quanto prima se io sia in una strada ed un percorso che non mi appartengono…
E benché il dado non sia ancora stato tratto, l’obiettivo si: ovverosia la ricerca di qualcosa che valga di più che un comune giro di stagione!