vagare in cerca di occhi davanti ai quali splendere

Quando il tuo mantra è se devi fare una scelta non sbagli mai se prendi il migliore, il numero 1…allora sei già a buon punto.

Uno dei trucchi per superare le lacrime che la vita ci “regala” è amarla sempre e comunque. Anche quando fa male, vedi buio, senti fatiche, ascolti pianti periodici…

Una delle ricette anti-pianto è la seguente:

interpretare con coraggio ciò che il futuro ci sta mettendo davanti senza mai avere eccessiva paura di esprimerci anche a prescindere dalla parola, con gesti e arti che sono da sempre parte di Noi

è questo L’insegnamento da “DADO-TRATTO” che anche oggi ho avuto da chi legge e sa…da chi legge e aspetta un mio segnale, un mio consiglio…ME!

Istintiva, vera, empatica: tutti affascinati da Lei. La vita che ci ammalia e…
o anche la figura che ognuno di Noi elegge a suo angelo custode! Il proprio mito da celebrare e rispolverare nei momenti no, quando ci sentiamo piccoli, piccoli come un granello di sabbia.

Ed allora in quei frangenti iniziamo a vagare in cerca di occhi davanti ai quali splendere. Li scorgiamo quando siamo scoraggiati e quasi persi, magicamente, nella prepotenza della loro bellezza, oppure andiamo a festeggiare nel caos infinito delle loro tante contraddizioni…perché ciò che ci fa stare più bene è soltanto quel

genio fragile, fuori categoria, nell’enormità delle sue imprese e nel fragore delle comuni cadute e debolezze…

Ne abbiamo bisogno quale Nostro taxi emozionale che soggioga e piega alla sua volontà ogni sorriso (benché nascosto)…
Certe malinconie ci aggrediscono periodicamente.
Ma poi torna Lei quella nostra Musa “superdonna” in costante superamento dei confini della logica, sospesa per aria come trapezista energico inarrivabile. Mai sfuocata nonché sempre impeccabile nella gestione umile e discreta del suo essere leggenda…

Si sta dipanando, verso dopo verso, una storia che una penna troppo raffinata diluirebbe nel tempo. Ma la vita è adesso!
Una vita fatta prevalentemente di routine, certo. Che ci porta ad essere avidi cacciatori di sensazioni sull’orlo della depressione.
Per questo quando assaggiamo il miele del mistero non vogliamo saperne di tornare alla solita minestra. Ma è li che sbagliamo:

Possiamo e dobbiamo sfondare qualunque porta con ragionamenti sopraffini che aggrediscano e scolpiscano le priorità accendendo lo stupore ed accedendo ad un serie di grandi verità esistenziali:

Come fare a decodificare la vita? Quale codice usare? Quovadis per dirla in stile blog?

Siamo tutti apprendisti, non si diventa mai maestri.
Tutti Noi, di tanto in tanto, ci imbattiamo in incroci che scavalcano la cronaca ed impongono un altro passo alla narrazione. Incontri destinati a stabilire gli eventi: rimodularne il battito cardiaco attraverso il di Colei respiro. Quello della Nostra Vestale, angioletto custode, con cui condividiamo e condivideremo lo stesso alfabeto segreto!

E se un Destino più grande di Noi ci sta chiamando, rispondiamo sempre e comunque: presente! Perché se è vero che si possa ostentare ciò che si possiede, è ancor più vero che si possa mettere in mostra ciò che si fa…specie per chi ci faccia battere quel cuore ed asciugare le Nostre più intime paturnie lacrimanti…