andare avanti e non indrio

Quale esordio 2023 sul blog ho atteso qualche giorno ma poiché non volevo un classico messaggio di inizio anno e per di più scontato. Chi mi conosce lo sa (ormai)…

Le cose scontate non mi appartengono. Forse è per questo che riesco a catturare consensi anche insperati da parte di personaggi famosi o da parte di comuni “VIP-emozionali“.

Spesso come metafora di vita ho usato terminologia derivante dall’arte della fotografia e voglio quindi proporvi pochi piccoli flash dal recente passato, fitto di impegni, stress e infine svolte. Svolte di vita…

Partirei dal Natale. Ovviamente un giorno speciale che tuttavia fa parte del flusso della vita come tutti gli altri giorni e non ha pertanto un lascia-passare speciale che blocchi difficoltà, incomprensioni o mini litigi. Situazioni che ti fanno star male e che vorresti dominare col silenzio, ma ti rendi conto che ogni qual volta tu sia toccato nell’intimo di un qualcosa che ti sta pesando fin dall’inizio, la capacità di rimanere in un mutismo atarassico ti sia aliena.

Personalmente, prima del Natale, mi sono goduto un po’ la mia città natia dove vorrei tornare per godermela però come fatto in quei pochi giorni a margine del congresso SIC. Camminando anche in solitaria fra profumi, colori e riflessioni. E tra ricordi in cui crogiolarsi come l’insegna di un bar in cui varie volte mi ero fermato a colazione nella mattine in cui la profonda gioia di un bimbo prima e un adolescente poi, era l’andare col papà a lavoro.

Rapporti di vita. Sentimenti. Emozioni. Empatia. Che nella loro semplicità scandiscono ere minuto dopo minuto, giorno dopo giorno, anno dopo anno.

Semplici come la chiacchierata a margine di un pranzo, sempre in quei giorni, in cui ero stato catturato da uno sguardo che mi trasmetteva fiducia, elemento fondamentale per andare avanti e non indrio

Inoltre, credo sia questa la ricetta per sconfiggere le sicurezze fittizie di cui ci attorniamo. E poi magicamente uscire dai binari lasciandoci stupire da Noi stessi. Certo, non sappiamo mai quale sia il giusto cibo per i nostri sentimenti e cosa faccia funzionare i rapporti: l’unica cosa che possiamo fare è tenere (in parte) aperto il nostro cuore e ascoltarci avendo pazienza…

E poi si tratta di risplendere: se rispondiamo alle sollecitazioni essendo Noi stessi, arretra il buio, arretrano le tenebre.