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il fuoco per avere coraggio ed il ghiaccio per esser lucidi

Quante volte ci fermiamo a riflettere magari senza soluzione di continuità? Gli archibugi concettuali dei pensieri sono un panegirico più dedalico di un labirinto. Ma per ovviare ad una labirintite scatenata dai patemi del pensiero ancorché dell’animo è utile fare un passo indietro e meditare. Ma come, mi direte, è l’esatto contrario del prologo attuale…e quindi? Quovadis?

La risposta potrebbe iniziare a fluire fuori dall’analisi del comportamento di alcune tribù dell’oriente che non considerano il tempo in modo rigido, stretto e razionale come noi e così la vita in assenza di un’apparente linearità dettata dal tempo stesso si ripropone si ciclicamente ma al contempo quasi magicamente. Ove però, la ciclicità è sinonimo di libertà e la routine diviene novità continua.

Una vita senza regole? No, le regole e norme della natura esistono ovviamente, pur tuttavia esse vanno vissute per quello che sono senza troppe elucubrazioni fini a se stesse. Anche perché il vissuto esperienziale di ognuno di Noi insegna che non necessariamente quello che è, è quello che appare e viceversa…

Spesso ci diamo colpe che non abbiamo e reagiamo chiudendoci ed osteggiando a spada tratta qualsiasi tipo di scelta e/o decisione presa da uno degli affetti a Noi più cari. Forse è proprio la nostra paura (magari inconscia) di esser in qualche modo in difetto verso l’altrui sfera sentimentale che ci porta nella deriva dell’anaffezione.

La mia sofrologica (ed eccolo il Daniele, ovviamente; nds) valutazione odierna sembrerebbe aprire le porte ad una sorta di storia con un po’ di zucchero a velo ma basata su fatti reali, ma vorrei lasciare a latere ciò e tornare invece a bomba sul core del mio scribacchiare cercando di giungere alla meta di tanto vagheggiare di considerazioni.

Chi l’ha detto (e soprattutto deciso) che la storia in coabitazione con le canoniche idee preconcette quantunque aprioristiche debbano sceglier per Noi? Cominciamo seppur con dolore interiore ad introiettare l’idea che un fenomeno astorico possa creare un humus ancor più dirompente di quello atteso in condizioni di supposta normalità. E già, la norma che così come le regole di cui sopra, esiste senza ombra di dubbio, ma ha i suoi spazi di congruità a prescindere dai nostri più intimi voleri.

E allora, per evitare di soccombere alle nostre stesse pulsioni, che le precipue architravi di rigida mentalità cercano di tenere a bada in uno stato liquefatto di più o meno forte, ma quasi per nulla reale segregazione, la scelta deve virare verso scenari molto lontani all’apparenza, ma tanto vicini se descritti con i dettami dettati dal cuore e scevri da qualsivoglia pregiudizio.

Dettami, regole, principi e norme che rompono gli steccati del silenzio dando libero sfogo a sorrisi fin li incatenati. Valutazioni, pensieri e ragionamenti liberi da qualsiasi arte elucubratoria. Leggi di vita spiegabili con la semplicità dei bimbi e con la naturalezza dei legami padre-figlia, figlia-padre o simili.

Solo così facendo, la sensazione che l’eternità ci appartenga può evolvere nella convinzione che la stessa ti stia ancestralmente osservando dall’alto: bisogna solo avere il fuoco per avere coraggio ed il ghiaccio per esser lucidi, ogni giorno…solo così, si darà connubio di consapevolezza a tale convinzione e la dea bendata metterà un anello al dito al talento liberandoci dallo status di ostaggi delle nostre stesse remore e prigionieri di una fantomatica sindrome di Stoccolma con le nostre ansie e paure…

Regalare sorrisi: la mia specialità!

Ci riflettevo l’altra sera a margine di un sogno

Una pennellata in un periodo intenso e duro, se vogliamo, ma come sempre florido e carico di speranze. Un periodo da SoMMo, per l’appunto, laddove nulla viene lasciato al caso e ciò che è criticità può e deve trasformarsi in certezza e soluzione. Un momento in cui, i sorrisi dettano lo spartito della vita ed i suoni scrivono e descrivono ciò che hai dentro.

Ed ecco allora, che la musica ti viene in soccorso e ti conduce lì dove albergano le tue più profonde ispirazioni. Una sigla, un motivetto rimandati a memoria che, a buon bisogno, risvegliano antichi sapori e vecchi flashback ormai parte dei tuoi ricordi e del tuo vissuto. Basta quindi, per farti rivivere e magari amplificare, certune sensazioni che il crepuscolo (twilight per dirla all’inglese) giunga ed attivi l’attività onirica… e che sogno sia! Un sogno il cui leit motiv sarà regalare sorrisi come è stato di recente e si spera…sarà. La mia specialità come ho scritto sui social di recente. Una tappa a cui si è giunti attraverso vari step concatenati ed emozionanti, tutti segnati dalla Musa ispiratrice del SoMMo: un condensato di vitalità, passione, cultura, professionalità, fascino signorile e grande sincerità. Una commistione di ciò che hai dentro anche Tu e riesci a calamitare dall’animo altrui, portando a sublimazione il tutto. Sublimare quindi gli eventi, i flash emotivi e pertanto la vita. Concetti “distanti” e sofrologici, forse, ma vividi e reali come sempre nelle mie corde, che ora mentre scrivo riassaporo in tutta la loro essenza. E’ come se mi crogiolassi al sole dell’empatia e sorridessi senza fine da solo, un sorriso nato spontaneamente dall’esserci stato, dall’aver potuto partecipare ad una gioia indescrivibile a parole, ma tanto concreta come il lapalissiano concetto del due più due che fa quattro…

E rivivere oggi come poco fa la situazione è un sogno inspiegabile (a tratti) ma ancor più bello e soddisfacente. Un’atmosfera che mi fa affermare, senza ombra di dubbio, che sono stato (sono e sarò…) fortunato! Il trionfo di quella che a tinte sgargianti ho sempre dipinto come la #bimbavivace, fosse essa ad identificare elementi magari diversi (forse) ma sempre essenziali nella mia vita. Un concetto quindi estremo dell’essenzialità dell’espressione del proprio Io, libero da catene e remore di ogni sorta, forte e consapevole delle sue energie al di la ogni più ragionevole dubbio. Insomma l’esternazione di ciò che reputi VITA!

Ed ecco, ancora, che arrivano feedback da ogni parte, tutti aventi una piacevole condivisione sul positivo; giudizi che sono parte di te: un metodo conscio di alimentare condizionamenti ovviamente benevoli ma non per ciò meno appaganti e “goderecci”.

E per concludere, il ringraziamento odierno a chi va? Il quo vadis con cammeo oggi chi nominerà vincitore? The winner is

Suspense anch’essa stupenda nel momento in cui la si vive, che ci porta ad una serie di foto a cui un visivo come me non saprebbe rinunciare…

E quindi, celebriamo in successione seriale: un accendino “affettuoso”; un auto bianca e candida sì, ma di forte potenzialità; lE bimbe (e non la bimba, stavolta) a cui si dedica un piatto da Master…SoMMo; le Scuderie; la mamma che è sempre la mamma; la colazione sotto-casa; una signora russatrice incallita che nonostante tutto non ti distoglie dai sogni; lo scontrino di un parcheggio e Lei, ovviamente, la Musa famosa che sta riscuotendo consensi da “elezioni bulgare”…e per una volta, le elezioni sono da leggere in tono positivo!

Un caro saluto miei cari Amici e GRAZIE a Te che sai…

“Molto più di semplici ricordi, molto più di una Famiglia”

Ci riflettevo l’altra sera mentre solitario passeggiavo e mi godevo la mia Milano; operazione peraltro, che mi ha sempre portato serenità e che spesso è stata mia compagna anche quando ero nella mia città natale, ovvero la città eterna Roma. Vagarsene a zonzo in strade semi-deserte, sentendo in lontananza unicamente i fruscii del vento ed il rumore delle auto. Ogni tanto alzare lo sguardo e osservare il cielo alla ricerca di ricordi sopiti, ma piacevoli.

È ovvio, non di soli ricordi piacevoli consta la nostra mente ma quasi avesse un firewall per i pensieri bui, la mia provvede in simili situazioni descritte, a riportarmi vivi davanti agli occhi attimi di puro godimento e piacere, sorrisi e soddisfazioni, palpiti e friccichii, cancellando ed azzerando tutto il resto. È come se improvvisamente, mi crogiolassi al sole tiepido e per nulla fastidioso e scaldassi così anche la mia anima, traente beneficio estremo e indubbia nuova linfa rigenerante.

Ecco cosa ho provato l’altra sera mentre immagini del recente passato riaffioravano alla mente. Eppure non così tanti anni sono trascorsi ma viver quel ricordo è stato, quasi e forse, più bello di quanto fosse stato il presente, laddove quest’ultimo era costellato di quegli elementi a cui il “firewall” non metteva freno. È vero comunque che la bellezza di taluni momenti derivava anche e soprattutto dallo stato pervasivo/agitativo che solo certe “pazzie” potevano (e possono) darti. Quell’adrenalina che ti fa sentire vivo, che ti riscalda, che ti inebria, che ti attrae e cattura; quella scarica che solo lei lo sa come e perché, ma lo fa.

È per questo che oggi sulla scia lunga di quelle emozioni serali ho deciso di scrivere un’altra pagina della mia storia, un’altra nota del mio blog, un altro spaccato di storia e vita. E la data odierna, inoltre, è una data suprema: oggi si festeggia uno dei “grandissimi eventi gianturchiani”, forse, anzi di sicuro il più bello, senza se ne ma, perché oggi il ricordo che il futuro richiamerà alla mente come recente passato sarà condito dalla conoscenza per molti di Noi di una bimba che andrà ad impreziosire la Nostra Famiglia da qui in avanti…

Non sarà pertanto il solito “compleanno-cumulativo” che anche Martin Z. ci ha chiesto di acquisire come format, quasi in ginocchio, ma sarà molto di più!

Il termine più appropriato forse non sono in grado di trovarlo, come spesso si suole dire (perché è così…) ma è altrettanto lapalissiano che oggi Anna è una di Noi e permette a me personalmente ma a Tutti gli eletti del team Gianturco (anche gli illustri acquisti, acquisiti…) di sorridere per Lei e con Lei. Il miglior sorriso che Tutti Noi sapremo eleggere all’unanimità sarà il suo ne sono convinto ma sul podio un posto d’onore spetta a due perle della mia Famiglia: Emanuele, mia guida e talismano segreto in tante azioni di vita (quasi al pari di mio padre) e sua moglie Alessandra, che incarna il perfetto ideale di mamma & moglie (e la mia adorata mamma Cristina mi ricorda).

Per tanto, non dilungandomi oltre, perché sono certo che qualche lacrimuccia di commozione scenderà sulle Nostre gote (chi sarà il primo? La SNAI sta provvedendo già a diramare le quote…) e non voglio farvi piangere, seppur di gioia, vado a concludere in maniera semplice e speciale, alla Gianturco quindi: una Famiglia pazzerella, a volte, “ammuinista”, altre, ma sempre più unita e rigogliosa.

Un caro abbraccio a Tutti dal SoMMo!