A così breve giro di raggio quasi mai avevo “impreziosito” (si fa per dire…) il mio amato blog. Ma oggi è stata una giornata che nell’enfasi dell’assurdo mi ha messo a dura prova.
Del resto, e chi mi conosce lo sa, io amo emergere in maniera narcisistica dai cunicoli del periglio. Ovvio però, che ci sia chi intende il narcisismo in nota tendenzialmente polemica e negativa: sono i fautori del “scagliate-la-prima-pietra” in modo da nascondere le proprie idiosincrasie seppur magari senza intenti premeditati. Fatto sta che i tipi più carismatici divengano bersagli posti ad un’altezza di 173 cm, cosa vissuta anche dal sottoscritto seppur #MadreNatura mi abbia regalato qualcosa in più in termini di misura, a voler esser pignoli…
In ogni caso, nel match con il periglio di cui sopra, il delirio d’onnipotenza che i tuoi detrattori ti affibbiano, ti porta a considerarti un Kasparov e anche se in fondo al tuo torace senti ferite e lacerazioni intime, esse stesse divengono la linfa per andare avanti quasi che fossero la confutazione vivida e manifesta del terzo principio della dinamica. Ma di dinamica in dinamica, il dipanarsi delle scelte giornaliere non segue regole meccanicistiche per lo più, purtuttavia, la filosofia di Hobbes rimane molto spesso l’unica degna sposa di una vita che con insolenza celebra i sacrifici e con un’indifferenza (quasi) Wieseliana si oppone a facili ludibri da fiction.
Ma la vita, seppur sia a modo suo un palcoscenico, è tutt’altro fuorché un vero #GrandeFratello. Certo, ti spia e scruta nell’intimo, ti investe ed avvolge negli affetti, ti spaventa e turba nelle inspiegabili sue rimostranze. Ma alla fin della fiera, conosce molto meglio di te (se non solo Lei…) i finali seppur non lieti.
No, non voglio ora far l’elogio di ciò che, colui il quale morì a Wiemar, teorizzò per anni, né tanto meno è mia intenzione generar spavento su spavento al rammentìo di una simile zona geografica…
Ma allora, come sempre, quo vadis? Sembrerebbe davvero una resa nichilistica la mia e non essendo oggi il 15 Agosto del 1945, sarebbe inutile citare frasi del tipo: “sopportare l’insopportabile”. So solo che gli scatti emotivi, come suggerirebbe l’imperatore Hiroito, sarebbero quanto meno oggi, forieri di un vero tracollo. Ma devo venire al punto, è vero! Devo farlo per la bimbavivace che da tempo mi sorride e prova a far scelte che non mi feriscano (cosa ovviamente non sempre possibile, nds).
Il regalo mio più grande per Lei sarà oggi e sempre il saper sparire, neanche fossi Houdini, allorquando i miei polpastrelli sentano il calore dell’insoddisfazione dei suoi occhi e sappiano quindi erogare carezze dolci, magari inutili ma fortemente sincere da un angolo buio ed impercettibile, se non per le forze oscure della Natura. Quella stessa Natura che ha già deciso per te e per Lei, piccola chimera timorosa, e non sarà pertanto più possibile tornare indietro…
Certo e concludo (sul serio) potrebbe aver ragione il padre di Renzo & Lucia sulle sentenze e ci toccherebbe attendere qualche giorno o mese, ma laddove io non sono riuscito a trasmettere il mio Io come entità in cui riporre fiducia, è segno inequivocabile che ciò che oggi non è dato sapersi ma solo supporsi potrebbe a buon bisogno esser più scontato di quanto lo stesso Destino di monsieur Lapalisse…
In bocca al lupo!