Sta per volgere al termine il mio 2014: un anno denso di accadimenti. Ma del resto è sempre così…o quasi, mi direte.
Attraverso il blog lo avete vissuto, seppur a sprazzi e talora non così a tinte chiare, assieme al sottoscritto. Mediante i miei scritti avete intuito stati d’animo, aspettative, speranze. Avete colto umori e malumori. Regalato commenti ed opportuni suggerimenti. Siete stati abituati a cammei e ringraziamenti più o meno pomposi…
Ed ecco che oggi, l’ouverture la voglio dedicare a Tutti Voi. Il cammeo dei cammei di questo anno in parte funesto seppur non bisesto…
Non desidero, inoltre, dilungarmi troppo, perché sarete presi dai preparativi della festa e guai intaccare la solennità di tradizioni e momenti. Magari a buon bisogno, c’è anche molto retorica e molto apparire-fatuo nelle esemplificazioni sansilvestrine di ieri e soprattutto oggi, ma tant’è…
Fatto sta che, proprio madame-retorica impone che si faccia un bilancio e non sarà a reti unificate né altresì blasfemo (forse un domani chissà…) ma sarà vero e veritiero, emozionale ed empatico come sempre ed anche un pizzico auto-ironico e pregno di umiltà. Sarà la pennellata finale del SoMMo, senza se né ma, una fotografia racchiudente gli #up&down in un sol respiro, in una sola nota, in un solo verso…
!
Forse…basterebbe questo.
O fors’anco no.
Certo, i commenti a latere ed a contorno di un simil acte final sarebbero molteplici. Si scatenerebbero i più assidui Guelfi da un lato ma di contraltare anche i Ghibellini sommiani non sarebber da meno. Ognuno avrebbe modo di esprimersi e condividere. Il web godrebbe di un crowdsourcing sinestetico e qualche (eufemismo, nds) sorriso sboccerebbe qua e la rallegrando anime, senza aver peraltro bisogno di vini aspri a corollario…
Ma senza scomodare colui che ebbe i natali a Valdicastello di Pietrasanta, torniamo a Noi, anzi al sottoscritto, a cui questo DUE ZERO UNO QUATTRO ha regalato la gioia della casa nuova come più vivido e sentito momento. Un sogno divenuto obiettivo nella fattispecie del suo realizzarsi, a cui il Fato ha concesso vita e forza. Ma lo stesso Destino che è spesso tiranno, non ha voluto (per ora) omaggiarmi di un altro sogno, d’altro canto molto frutto delle dinamiche circonvolute dell’idealizzazione piene di arzigogoli e poco figlio del meccanicismo razionale che pretende di sapere tutto e chiarire a tutti…
Ma tant’è…
Ed allora, quo vadis? Eccolo, imperterrito l’altro leit motiv del mio blog…
Stavolta lapalissianamente e molto meno metaforicamente (forse…) del solito mi limiterò a tracciare una riga ed a scriverci sopra assieme a coloro che vorranno darmi forza, sostegno ed affetto:
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BuoN AnNo Cari Amici!