la storia di un realista atipico che ha sempre voluto l’impossibile

I limiti come le paure sono soltanto un’illusione!

Se questa è la tua concezione della vita, prima o poi, quel sapore che non si può descrivere né tantomeno raccontare busserà alla tua porta e lo farà una, dieci, cento, mille volte purché tu sappia cogliere la sua melodia: una melodia degna del miglior Tiersen

Del resto, se sei nato nell’estate del ’78 il connubio con l’artista è quasi automatico…ma non è così lineare, ci vuole l’elemento che scombussola, che altera gli schemi, la variante anomala di un quadrato pressoché perfetto!

Ed ecco che uno dei sogni di una vita, racchiuso in un paese, una città o poco più, si appalesa magicamente davanti ai tuoi occhi: New York! La city ove tutto può accadere anche più che nei film…ove anche un secondo violino si sentirebbe appagato e re indiscusso dell’orchestra chiamata mondo…

E’ così che di ritorno dalla terra #stelleestrisce ho deciso di pennellare la mia tela. Non sarà facile ma sono convinto di una cosa: la magia di NYC fornirà essa stessa ad ognuno la propria chiave di volta, la propria quadratura del cerchio, i propri spazi e la propria realizzazione. Una città ove concomitano anacoluti ed ossimori ma in maniera terribilmente fantastica nessuno si accorge di alcuna discrasia…

E’ così via dopo via, passo dopo passo, i tasselli di un mosaico già visto tornano a far capolino dentro di te. E’ così che improvvisamente da pesce fuor d’acqua ti senti dominatore incontrastato ed incontrastabile. Respiri a pieni polmoni e fiero ti incammini a testa alta riflettendo su dettagli disparati. New York è l’emblema del “nulla è irrealizzabile”! E per me, realista atipico che ha sempre voluto l’impossibile è una premonizione: in un battibaleno tutto scorre ad una velocità pazzesca e solo un folle come il SoMMo può riuscire nell’impresa di saper leggere a menadito ed incamerare ogni minuzia!

Ma allora #quovadis? L’immancabile quesito di serata lo puoi risolvere così: se #vivilavida con l’enfasi dei lottatori sai che quell’adrenalina provata una volta non smetterà mai più: sono cose che possono sentire e quindi scrivere solo gli iniziati della passione, solo gli inguaribili romantici dell’estasi delirante dell’azzardo emozionale che a Manhattan ha trovato il suo miglior compimento sinestetico…

Goodbye my friends!

Pubblicato da

luigigianturco

Detto il SoMMo.

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