Gaglioffo o guascone ma…rigorosamente in ascensore

Atmosfera pre-ferie libera dal blog? Neanche per sogno…

E partiamo invece da una sorta di sogno…

Immaginate un grande scrittore o narratore che sia lì a vergare frasi e pagine indimenticabili che a buon bisogno neanche per metà capisci. Potreste dunque chiedervi come faccia Lui ad esser sempre un passo oltre la genialità. Magari la chiave di volta sta nel non esser mai totalmente sobri: solo così, come direbbe Quentin, si può scriver divinamente…

La risposta potrebbe altresì stare in un ascensore e quest’oggi il primo cammeo se lo prenderà il mitico Marco, che ahilui ha visto ma forse come con lo scrittore di cui sopra, poco o nulla capito…

Verranno rese più lunghe spiegazioni, giuro, ma al mio ritorno oppure quest’inverno perché è stagione che più dell’estate si presta all’elucubrazione esplicativa: basta mettersi davanti ad un camino a parlarne cercando qua e la di mediare, magari coinvolgendo Vate e Volpe che trovandosi assieme a Marco ad un grado d’intelligenza dai più ritenuta “quasi rivoltante”, possano vagamente pettinar le mie considerazioni e renderle di maggiore seppur rara efficacia…

Insomma l’unica certezza è che non si stia capendo molto ma meglio così, in quanto da narcisista spinto (cammeo a Francesca, nds) amo crogiolarmi nell’individualità espressiva ed aver più imitazioni di quante se ne possano pensare praticabili, adoro dunque i followers e per prassi desidero ed anzi ardo che i miei scritti siano ammirati come fossero un’opera d’arte uscita dallo scalpello di Prassitele, rigorosamente con numeri da statistica internazionale, rigorosamente sommi.

Appare lapalissiano ora riflettere mandando lo sguardo su un cima…non così su ragazzi, basta arrivare al titolo che svela e custodisce in se una sorta di picardìa ben augurante anche se potrebbe esser facilmente scambiata per gaglioffaggine a tinte guascone…e l’ascensore cosa c’entra? Magari è il quovadis odierno, la destinazione metaforica delle nostre aspirazioni che giornalmente combattono con paure, timori ed ansie ragnatelizzanti: una sfida contro le opposizioni che sembra quasi un defilé di moda in cui continuativamente sfili l’avversione come un maglione, poi a tratti la re-indossi fino a dimenticarti, spesso e sovente, di ri-aggomitolarla…e che non ti venga in mente di chiedere, nei momenti bui, ausilio ad una chiromante, tanto dopo due o tre volte andate male ti verrebbe in mente che abbia un mazzo di carte tutte identiche, visto che non vanno mai…

Ma quando ci sembra non ci sia rimedio e soluzione alle cose della vita serve adagiarsi sulle certezze che tutti noi possediamo se solo proviamo a scavare dentro il nostro intimo sentire: è come osservare uno scrittore (sempre Lui oggi come uomo copertina, nds) che si getti apotropaicamente in un epitaffio tecnico scandito magari dal rumore del fruscio della sua penna che volteggia sulla carta (intestata o forse no) ed indica quattro o cinque date fin li vissute che siano per Lui tipo lo sbarco sulla Luna, momenti in cui ti sembra ti riuscisse di tutto e tu credi di avere una sorta di pervicace resistenza anche alle leggi gravitarie…

Ecco è lì che ritrovi magicamente dopo forse mille (inutili) giri di clessidra una mano a tratti pittorica, a tratti illusionista capace di scherzare e vincere all’infinito quasi fosse Zorro con il sergente Garcia; ed allora attorno a te, la metafisica dello spazio circostante, con o senza Z segnate, va improvvisamente a relativizzarsi e con un sorriso rasserenante gli ambienti che pullulano di bionde deragliate in platinature varie pensi che non riescano nemmeno a fare schifo tanto ti appaiono indifferenti…

Hai vinto tu! Con una guasconata con tanta gaglioffagine? Forse…ma prima ancora ti occorreva proprio ciò: il giusto ascensore ovvero, come avrebbe pennellato Sapegno benchè non ci sia di mezzo Dante, è stato tutto merito di un cavallo di Troia controriformista che con discorsi che avrebbero fatto commuovere ed impallidire anche i partecipanti al Concilio di Trento ha detto tuttavia semplicemente e picardicamente: “Ho la soluzione!  E posso ora spiegarvela…”

Pubblicato da

luigigianturco

Detto il SoMMo.

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