un’oltranza inquieta

Assenza lunga. Motivazioni ampie. Riflessioni vaste.

Insomma, un’oltranza inquieta che alla fine ha saputo mettere la parola “THE END” a quella serie di subdoli ultimatum assolutamente non ricevibili, a quell’infinità di pseudosoprusi che non lasciavano per nulla margini ai negoziati.

Non si poteva continuare a “bestemmiare” il proprio tempo nell’anacoluto di un’improvvisazione che nel concreto era figlia di una ratio perfettamente introiettata.

E quindi, il mio quovadis ha rivendicato pienamente i termini della propria autonomia secondo i codici più pertinenti della piena autorealizzazione e messosi in un angolo, in auscultazione profonda del proprio Io, mai troppo e davvero dominato, ha iniziato in maniera ciclica a scrutinare implicazioni e conseguenze, schiarendo retaggi vetusti e ripudiando definitivamente costruzioni plottate soltanto con ricatti demagogici.

Ecco allora che destini ritenuti inattuabili e persino anacronistici siano ricomparsi intatti in un futuro anteriore rivelatosi ricettacolo prezioso di desideri. E del resto, nell’oscillazione quotidiana tra inquietudini e desideri stessi con l’amletiano cumquibus, è il desiderio che porta all’inquietudine o viceversa, di sicuro il sofrologo, avrebbe detto che sono entità più legate di quanto si immagini…

Inoltre, per quanto ci sia chi adesso cerchi di dare un senso ed una bellezza senza pari a quel piccolo tuo mondo che di ordinato non aveva nemmeno un pi-greco (cammeo alla giornata odierna), la realtà è ben più consapevole di chi la vive e sa benissimo che si navighi nell’ambiguo, laddove si scelga di mistificare tutto attraverso un razionalismo che nemmeno i filosofi antichi greci avrebbero sposato appieno, in una sorta di “neo-buonismo” ancorché realismo…

La mia decisione è stata in ogni caso presa.

Mi sono volto verso quella collina dell’inquietudine personale, ove la questione era forse stata posta per la prima volta in termini concreti ed ho trovato chi riannodava magicamente il filo restituendo le opportune risposte alla mia mente ricolma di domande…

Ecco dunque che finalmente le tanto agognate trame lineari e solo all’apparenza disorientate abbiano visto rinascere quell’entusiasmo che da troppo, effettivamente troppo tempo mancava…

Pubblicato da

luigigianturco

Detto il SoMMo.

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