Lo zapping demotivazionale deve farci reagire

Ieri sera facendo zapping tra tribune politiche sono passato dalla sceneggiata napulitana di Del Debbio (ahinoi che vita è da quando c’è l’auditel…) alla arcinota Ballarò ed il commento finale, in stile televisivo è stato: “Che amarezza!!!” (ed il mio conterraneo attore mi scusi per la citazione dotta, nds)

Si parla ormai da mesi di crisi e si cerca di metter toppe alla falla: e quindi giù con manovre manovrine, sterzate e/o brusche frenate o retromarce. Ciò che però i politici non dicono è che siamo a fine corsa e la recessione se non è già attiva (e lo dico in questi toni solo per non staccare, ex abrupto, la spina al Paese e dar l’opportunità a tanti di sperare ancora come me) lo sarà.

Certo qualcosa rispetto all’immobilismo degli ultimi anni del ventennio (e non mi riferisco a quello fascista, anche se…) della famigerata Seconda Repubblica, si è mosso. Il problema è che ci si continua a muovere su palcoscenici e scenari ormai impraticabili e si rifuggono le vere soluzioni forti. Le uniche giuste e democratiche! Ma a che serve parlare di demos se i più dell’attuale politica nemmeno sanno cosa significa e penserebbero alla dimostrazioni dei videogiochi…

Fatto sta che questo videogioco, di ultima fattura, è un’avventura grafica che sta divenendo sempre più infausta e sanguinosa. Ah dimenticavo…per i soliti noti ovvio!

“È finita la ricreazione” diceva il ragioniere. Il brutto è che oggi, per pensionati, operai e ceto medio in genere non resta quasi più neanche la colazione…e che dire dei bimbi? Quale futuro li aspetta?

Per cui, io mi ripeterò e vi annoierò coi soliti discorsi, ma mai come oggi avrebbero ragione i latini…

Sul mio blog già tante volte avete letto di immobilismo operativo, di consorterie (non rubo il termine Casta agli amici Stella & Rizzo), di moralizzazione della politica come prima tappa di qualsiasi tipo di discorso di crescita e preliminare a qualsivoglia progettualità politica.

Continuo a crederci e ad andare in quella direzione. Se poi un domani sarò un Don Chisciotte senza Sancio ma magari con la pancia si vedrà…ai posteri, dunque…

Ciò che vi dico e scrivo può sembrare banale, non ha i toni del politico, direbbero i “benpensanti dei palazzi”: e MENOMALE, rispondo io!!!

Riflessione terra terra se volete, ma pregnante: oggi come puoi andare avanti con le vessazioni (tasse e tassucole) se poi vedi ogni giorno che gli sprechi del bilancio-Italia sono altrove; e la cosa peggiore, poi, è che spreca chi dovrebbe esser il buon gestore del nostro “condominio”, sia esso un consigliere di piccolo o medio taglio, sia altresì una ben più alta carica. E sul termine alto ci sarebbe da rivisitare lo Zingarelli in questo caso…

Per cui, non è assurdo meravigliarsi che il più della popolazione si getti nell’antipolitica visto lo spettacolo offerto da taluni e siffatti sinistri soggetti, di cui sopra e la delusione che da essi ne deriva.

Il problema a mio modo di vedere ed intendere è che ciò NON BASTA, NON è SUFFICIENTE! Serve salire di gamma per evitare che i discorsi e gli intenti dell’antipolitica ci lascino nell’estremo immobilismo al netto di lordo e tare varie.

La chiave di volta è semplice, ma faticosa se non si hanno la voglia ed i numeri cari Amici. Da dove partire?

Innanzitutto, lasciamo perder l’antipolitica, ma ovviamente mandiamo a casa (e non siate volgari ora…) la vecchia classe politico-dirigente. Rimbocchiamoci poi le maniche ed anche i colletti se servisse, e mettiamoci la faccia e soprattutto l’impegno Noi professionisti che amiamo profondamente l’Italia e non cerchiamo scranni solo per soddisfare le nostre tasche. L’unico nostro obiettivo sarà rilanciare il nostro bel Paese e magari la vera soddisfazione sarà esser ricordati un domani per aver scritto una pagina di storia d’Italia: una storia positiva e suscitante sorrisi per una volta!

Coraggio Italia!

Pubblicato da

luigigianturco

Detto il SoMMo.

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