Sono giorni cruciali per il panorama politico italiano e dallo spunto degli stessi, ieri sono partite nella mia “testolina”, una serie di riflessioni come spesso mi è solito fare.
C’è anche da dire che da giorno 13 (giorno della “rottura” Renzi-Letta) ad oggi si sono verificati anche una serie di eventi più o meno personali che hanno stimolato ulteriormente elucubrazioni e considerazioni.
Non voglio esser troppo tedioso né tanto meno pesante e per cui cercherò di scrivere senza seguire schemi troppo prefissati. Come a dire che: “il saltare di palo in frasca a volte serve…” o quanto meno ora aiuterà me nel dipanare e cercar di dirimere una serie di interrogativi.
Del tipo: siamo sicuri che gli italiani filologicamente e storicamente non abbiano sempre perseguito strade di ricerca spasmodica del “dittatore” di turno? O ancora, siamo sicuri che agire in maniera democratica sia strategia vincente in Italia? Come vedete, il tono delle domande può risultare abbastanza capzioso o se non tale per lo meno discutibile (nel sensu strictiori o rivisitato di “crear disputa”).
Io nella mia vita da Don Chisciotte incallito ho avuto spesso a che fare con “ominicchi” che per via di poteri reali o più spesso pseudo-tali hanno soverchiato gli altri con tecniche da imbonitore o semplicemente da “approfittanti dell’ignoranza altrui”…forse è quindi quella la strategia de seguire ma essendo essa lontana dalla mia visione piuttosto che “dolce-sentire” interiore, l’ho sempre respinta e continuerò con forza a farlo. Arriverà il giorno della #redderationem! Intanto già farli sobbalzare dalle sedie in preda a ipersecrezioni acide dello stomaco non è cosa da poco per un carneade del buonsenso come me…
Ma tornando ad essenze di vita per come la intendo io, soffermiamoci su sorrisi nascosti, empatie varie, seppur e soprattutto inspiegabili, colazioni al bar succulente, cene riservate ma intense, accendini ed amuleti introvabili…insomma, condivisioni da VIP emozionali, perché una medaglia è fatta di due facce ed il recto sta al verso come l’abitudine al “friccichìo” della follia…
io ho scelto e Voi?
Coraggio cari Amici rompete gli schemi dell’immobilismo italico, sposando il benaltrismo sano.