La storia ha dei momenti inarrivabili! Ecco l’intro odierna che segna il perimetro emozionale tra la chimica dei vincenti, la ritmica dei coraggiosi, l’empatia dei creativi…
La riflessione di questa sera nasce da quegl’incontri illuminanti che sono come una pennellata azzurrina in un cielo grigio: ecco allora che l’appunto scribacchiato sul block-notes e messo ancor prima di poterlo veramente assaggiare nel tuo cassetto dei ricordi, magicamente riaffiori e lo fa a Natale a margine di festeggiamenti in famiglia che risulta esser l’unico vero esperanto del mondo: una sorta di marziano con indole mercuriale e pressoché lontana dai meandri saturnali, a buon bisogno pure contro…
Ecco allora che la magia nasca dalla semplice ma quanto mai vivida osservazione che i passaggi generazionali siano quasi disarmanti ma l’immortalità delle emozioni risiede nella capacità che abbiamo di andare oltre rimanendo sempre attuali e rispettosi dei sentimenti, dei vissuti, della vita…
Prima di tutto però occorre fondere i contesti: non fermarsi mai a ciò che non capisci perché un giorno lo capirai! Argomenti allo stesso tempo seri e faceti, derisori e sacri; un mix spesso inespresso di stimoli succulenti e ricordi galleggianti che ti portano a sorridere senza quasi fartene accorgere. Eccoti quindi catapultato analogicamente dal mondo digitale dell’oggi nelle fascinose ere della tua infanzia ed adolescenza. Improvvisamente, la messa in discussione dell’odierno si trasforma da mero esercizio che incute solo paura a spunto per la scoperta, la crescita, il dinamismo…
Leggasi anche, che è poi il succo del discorso condotto l’altro giorno dalla mitica “volpe”: ciò che reputi affare da galantuomini magari a buon bisogno, oggi, se lo giocano i selvaggi e viceversa ed è facile pensare che si sia destinati ad esser sconfitti da storia e/o circostanze più forti di te e ti pare di brancolare da est ad ovest, da nord a sud, senza soluzione di continuità. In tali circostanze, come fare a render l’abietto coraggioso, l’infausto favorevole ed il putrido lindo? O se preferite in perfetto style blog, qual è il quovadis di serata?
Immaginate di esser scelti come aiuto-regista di un film sugli intrecci numerici umani esistenziali, immaginate anche di dover e poter capovolgere una trama già quasi totalmente scritta e dominata dal tetro, dall’indecisione, dal negativo…
sarete in poche parole di fronte ad un bivio motivazionale: lasciarsi coinvolgere da un pessimismo aristocratico quantunque fine tratteggiatore della drammaturgia della sconfitta oppure virare verso lidi dominati dall’invincibilità che sa tirar fuori solo un’attenta analisi e cura dei dettagli, un’analisi fatta soprattutto di bonomia e sorrisi di cui abbondano queste festività e di cui avevate tutti un gran bisogno…
Ecco dunque che potrete celebrare per l’ennesima volta la consueta impagabile #bimbavivace che ci ha scaldato il cuore e fatto ricordare come la storia abbia dei momenti inarrivabili che ti fanno saltar su la palpebra nel modo più romanzabile e teatrale possibile…teatro alla De Filippo o no, comunque, sempre di Famiglia e tradizioni si tratta: auguri a Tutti!
Mi hai fatto tornare in mente questo splendido film: https://wwayne.wordpress.com/2015/11/29/cio-che-conta-davvero/. L’hai visto?
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